Leggendo
il libro Storie Lodigiane (1847) di Cis Vignati, si scopre come numerosi resti
fossili siano stati trovati nel Lodigiano e nel Sud milanese. Questo autore cita anche i ritrovamenti che
vengono riportati in Conchiologia Fossile Subappennina (Brocchi, 1843) e in
Descrizione Geologica della Provincia di Milano (Breislak, 1822).
Mi sembra utile
fare un riassunto dei ritrovamenti effettuati (ovviamente ci si riferisce ai
ritrovamenti dei secoli scorsi e non a quelli attuali):
-Melegnano:
come riferito in un post precedente fu ritrovato un cranio di uro presso il
Lambro.
- San Zenone
al Lambro: in un alveo del Lambro presso il paese fu trovato un cranio di uro. Vignati scrive che tale cranio fu conservato a Lodi nella libreria dei
Padri Olivetani di San Cristoforo.
-Isola Balba
nella ripa destra della Muzza (probabilmente si riferisce alla zona di
Mulazzano): ritrovamento di corno
d’alce.
Considerazioni
personali: probabilmente si riferisce a Megaloceros giganteus.
-Senna
Lodigiana: presso il confluente del Lambro si trovo un cranio di uro.
-Lodi: viene riportato che dopo un’inondazione dell’Adda fu trovata una costola di
cetaceo poi conservata dai Padri Olivetani di San Cristoforo.
Considerazioni
personali: credo che il resto fu male interpretato, probabilmente la costola non appartiene ad un cetaceo ma a
qualche altro animale.
-Lodi Vecchio:
presso il Lambro fu ritrovato un teschio di alce di Irlanda (Megaloceros giganteus).
Il Lambro presso San Zenone. Non è raro trovare ossa fossili di grandi mammiferi sulle rive dei fiumi della pianura padana. |
Resti fossili di cervo (tratto da: Cornalia E. Mammifères de Lombardie, 1858-71). |
Corna fossili di alce (tratto da: Cornalia E. Mammifères de Lombardie, 1858-71). |
Autore: Dario M. Soldan
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