mercoledì 21 marzo 2018

Dati tassonomici su alcuni Conidae del Miocene

C'è una notevole confusione sullo stato tassonomico del Conus exaltatus (Eichwald, 1830), Conus dujardini (Deshayes, 1845) e Conus brezinae (Hoernes & Auinger, 1879) e nella letteratura si possono trovare varie combinazioni di sinonimie. La validità di C. brezinae come specie distinta è stata messa in dubbio da molti autori (ad esempio Bałuk 1997, Landau et al., 2013; Kovács & Vicián 2013).
Mathias Harzhauser e Bernard Landau in "A revision of the Neogene Conidae and Conorbidae (Gastropoda) of the Paratethys Sea" rifiutano questa decisione. Un'attenta analisi da loro realizzata rivela una separazione molto netta del Conilithes brezinae da C. exaltatus. Nonostante una certa variabilità nella snellezza e nell'altezza della cuspide, C. brezinae è caratterizzato dalla sua spalla marcata e dalla rampa suturale un po' più ampia dell'ultima spirale, dall'assenza di striature o nodi sulle spirali della guglia tardiva e dalle scanalature a spirale confinate alla base. Conilithes brezinae differisce ulteriormente da C. exaltatus nella posizione inferiore della carena, che è anche meno nitida, l'altezza inferiore della spirale gira, l'ultima spirale più corta, che manca di una pronunciata costrizione basale, e la mancanza delle scanalature.
Kovács & Vicián (2013) proposero la sinonimia tra Conilithes brezinae e C. canaliculatus (Brocchi, 1814) del Pliocene. Questa conclusione non è accettata da Harzhauser e Landau perché il C. canaliculatus ha l'ultimo giro più ventricoso, il suo diametro massimo è sotto la spalla, la rampa suturale dell'ultima spirale è più stretta e le scanalature a spirale coprono una parte più ampia della base.
Questa specie si trova prevalentemente in Austria, ma anche in Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania.

Conus brezinae (Hoernes & Auinger, 1879). Gainfarn, Austria. Miocene medio (Badeniano). Lunghezza 23,6 mm.


Autore Alessandro Zanzi

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