La Natura ha inventato sempre nuovi sistemi per la protezione delle
specie. Questo strano gasteropode, del genere
Xenophora (fig. 1), viveva 10
milioni di anni fa nell’antico Mare dove ora c’è Scipione Ponte sullo
Stirone. Di mano in mano che cresceva d’età, il mollusco si rotolava
ogni tanto sul fondo per irrobustire la sua conchiglia. Incollandosi
addosso quello che trovava, sassolini, frammenti di conchiglie, piccoli
denti di squalo, o altro. In questo caso la conchiglia si era corazzata
con piccoli sassolini scuri, che vediamo perfettamente incollati a
spirale. E anche perfettamente distanziati (meraviglia !!!). Con un
piccolo Balano sull’apice. Il simpatico reperto è esposto nel Museo dei
Fossili di Fidenza (PR). Magia della Natura.
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Figura 1 . Il gasteropode marino del genere Xenophora |
Vediamo qui una sua cugina (fig. 2), un po’ meno precisa nella protezione e un
po’ confusionaria nel raccogliere cose varie. Rotolandosi sul fondo
dell’antico Mare si è incollata addosso quel che ha trovato, un piccolo
dente, un sassolino, un altro piccolo oggetto, e altri sassolini verso
l’apice. Viveva ben 10 milioni di anni fa dove ora c’è La Bocca di
Scipione Ponte sullo Stirone. Anche questo reperto è stato salvato da
sicura distruzione da parte delle piene del Torrente ed è conservato ed
esposto nel Museo dei Fossili di Fidenza (PR).
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Figura 2. Xenophora dagli strati dello Stirone |
Ricordiamo la
Xenophora che, rotolandosi sul fondo marino, si era
incollata in modo preciso dei sassolini sulla sua conchiglia per
irrobustirla. E l’altra sua sorella più confusionaria e pasticciona che
aveva raccolto dal fondale quello che ha trovato. Ora vediamo invece una
cugina delle prime due, tutta liscia o quasi (fig. 3). Che viveva circa 3
milioni di anni fa nell’antico Mare Padano dove oggi c’è Lugagnano (PC).
Recuperata negli strati Piacenziani, è oggi conservata ed esposta nel
Museo dei Fossili di Fidenza (PR). Testimonianze del passato.
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Figura 3. Xenophora dagli strati Piacenziani di Lugagnano (PC) |
Autore Angelo Orzi
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